Tossicità da antibiotici nel criceto

Anche il criceto, come il coniglio e altri roditori, è estremamente sensibile all’azione degli antibiotici, che possono causare enteriti mortali a causa della proliferazione di clostridi con produzione di tossine letali; la somministrazione di antibiotici deve sempre avvenire per effettiva necessità. Gli antibiotici che danno più problemi sono le penicilline, le cefalosporine, tilosina, lincomicina ed eritromicina, clindamicina, bacitracina, gentamicina, ma anche antibiotici considerati “sicuri” possono dare reazioni mortali.

I sintomi sono rappresentati da diarrea acquosa profusa e morte in 4-10 giorni. La prognosi è sfavorevole. Si può tentare una terapia smettendo immediatamente la somministrazione di antibiotici, fornendo probiotici (lattobacilli) e fornendo reidratazione e cure di sostegno generiche.

Nel criceto dorato streptomicina e diidrostreptomicina non causano enterite, ma hanno una tossicità diretta, e non devono essere usate in nessuna specie di criceto perché ne determinano la morte.