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Avvelenamento da glicole etilenico

  • Disciplina: Tossicologia
  • Specie: Cane e Gatto

Il glicole etilenico (GE), il cui nome IUPAC è 1,2-etandiolo, appartiene alla categoria dei dioli. A temperatura ambiente si presenta sottoforma di liquido trasparente, dall’aspetto sciropposo e di sapore dolciastro.

Peso molecolare 62,07
Toss DL Cane: 3-5 mg/kg; Gatto: 1,5 mg/kg
Solubilità In acqua: completamente miscibileNei solventi: solubile in alcooli o etile acetato
Densità relativa 1,109 g/ml
Nome chimico Nome IUPAC 1,2 etandiolo
Formula chimica C2H6O2
Punto di ebollizione 197,6°C
Punto di infiammabilità 111°C

Il GE viene utilizzato in vernici, inchiostri, detergenti, liquidi di sviluppo per le pellicole a colori e nei liquidi di raffreddamento per motori. Il suo sapore dolciastro lo rende appetibile, da qui la frequenza di avvelenamenti per ingestione da parte dei nostri animali domestici (per lo più cane e gatto).

METABOLIZZAZIONE

TOSSICITÀ
Il GE viene rapidamente assorbito dall’apparato gastro-enterico (effetto irritante), tanto che il picco ematico nel cane si verifica a 3 ore dall’ingestione. Il 50% dell’EG ingerito viene escreto tal quale dal rene. Prima di essere metabolizzato, il GE non risulta essere più tossico dell’etanolo, sebbene sia comunque un forte depressante del sistema nervoso centrale. La sua biotrasformazione in metaboliti dotati di maggiore tossicità, porta ad acidosi metabolica e ad insufficienza renale.

SEGNI CLINICI
I segni clinici sono dose- e tempo-dipendenti e la loro insorgenza può essere suddivisa in tre fasi.

PRIMA FASE: da 30 minuti fino a circa 12 ore dall’ingestione

  • Irritazione gastro-enterica
  • Aumento della concentrazione ematica
  • Nausea, vomito
  • Depressione del sistema nervoso centrale
  • Poliuria (diuresi osmotica)
  • Polidipsia (per stimolazione osmotica del centro della sete). Con il progredire della depressione del sistema nervoso centrale, gli animali bevono meno e, continuando comunque la diuresi osmotica, vanno incontro a disidratazione
  • Atassia
  • Fascicolazioni muscolari, barcollamenti
  • Possibili crisi convulsive

SECONDA FASE: se l’animale sopravvive alla precedente fase, si ha un lieve miglioramento della sintomatologia, seguito da sintomi cardiopolmonari, quali:

  • Tachipnea
  • Tachicardia, polso debole e frequente
  • Acidosi metabolica

TERZA FASE: da 24 a 72 ore dopo l’ingestione (talvolta anche più tardivamente)

  • Anoressia, vomito, diarrea
  • Letargia
  • Disidratazione 
  • Alito urinoso
  • Convulsioni (talvolta presenti)
  • Depressione, coma e, nei casi più gravi, morte.

Non sempre la tossicosi può risultare mortale, soprattutto in seguito all’assunzione di dosaggi moderati; nonostante ciò, residuano segni legati all’insufficienza renale, molto rischiosi in soggetti anziani. Anatomo-patologicamente si possono evidenziare: necrosi dei tubuli renali, edema polmonare e gastro-enterite emorragica.

ANALISI DI LABORATORIO

  • Presenza di metaboliti acidi nel siero (acidosi metabolica)
  • Diminuzione della concentrazione di bicarbonato nel plasma, visibile già ad un’ora dall’ingestione di GE
  • Squilibrio anionico evidente tra 1-6 ore dall’ingestione di GE
  • Aumento di BUN (azoto ureico) e creatinina a livello ematico. Nel gatto ciò, generalmente, avviene a 12 ore dall’intossicazione, mentre nel cane tra 24 e 48 ore
  • In seguito a danni renali: ematuria, proteinuria e glicosuria. Abbassamento del peso specifico delle urine (< 1020). Deposito di cristalli di ossalati nei tubuli renali che, analizzati alla luce polarizzata, appaiono birifrangenti.

DIAGNOSI
Nei casi in cui non sia accertata l’ingestione di GE, la diagnosi è basata su anamnesi, sintomatologia ed esami di laboratorio. A 3 ore dall’ingestione di dosi tossiche di GE, cani e gatti sviluppano acidosi metabolica normocloremica, con aumentato gap anionico; urine ipotoniche con pH acido ed iperosmolalità sierica. La cristalluria da ossalato di calcio è presente a 3 ore dall’ingestione di GE, nel gatto, e a 6 ore nel cane.

Alcuni anticongelanti contengono fluoresceina, che appare di un colore giallo-verde alla luce della lampada di Wood; quindi, la fluorescenza delle urine, impiegata come test aggiuntivo in medicina umana, può essere utilizzato anche in veterinaria.

TRATTAMENTO
Nel caso di un’ingestione recente (entro 30 minuti), può essere utile indurre il vomito o somministrare  carbone attivo per limitarne l’assorbimento. Considerando che il GE viene assorbito velocemente, un’azione efficace è rappresentata dal limitarne la sua metabolizzazione, somministrando il fomepizolo (4-metilpirazolo; 4-MP), inibitore dell’alcool deidrogenasi che, a differenza dell’etanolo (usato come antidoto negli anni passati), non induce depressione del sistema nervoso centrale.

  • Fomepizolo: cane: 20 mg/kg EV come dose d’attacco; poi a 12 (15 mg/kg EV), a 24 (15 mg/kg EV) e a 36 ore (5 mg/kg, EV) dalla dose iniziale. Se non si nota alcun miglioramento dei sintomi dopo l’applicazione di questo protocollo e si è certi che l’animale abbia assunto GE, allora si deve continuare con la terapia alla dose di 5 mg/kg per 12 ore, fino al miglioramento delle condizioni cliniche.
  • Nel gatto il 4-MP non è stato ancora studiato a fondo, per cui si consiglia la somministrazione di soluzioni di etanolo al 20%: 5 ml/kg EV, somministrata goccia a goccia in 6 ore, per 5 trattamenti, poi ogni 8 ore per 4 volte.
  • Bicarbonato di sodio per correggere l’acidosi metabolica. La quantità da somministrare viene calcolata sulla base della carenza di bicarbonato, secondo la seguente formula:

Deficit bicarbonato = 0,3 * peso corporeo (kg) * (24-bicarbonato plasmatico)

La somministrazione avviene per via endovenosa lenta; monitorare il bicarbonato ogni 4-6 ore e ripetere la somministrazione secondo necessità. Nel caso in cui non sia possibile monitorare il bicarbonato, si raccomanda un protocollo alternativo:

- CANI: bicarbonato di sodio al 5%: 8 ml/kg ip ogni 4 ore per 5 volte, poi ogni 6 ore per 4 volte.

- GATTI: bicarbonato di sodio al 5%: 6 ml/kg ip ogni 6 ore per 5 volte, poi ogni 8 ore per 4 volte.

  • Fluidoterapia per correggere la disidratazione e per favorire l’eliminazione del GE.

 PROGNOSI
La prognosi dipende dalla velocità con cui si è intervenuti nell’individuazione dell’intossicazione e nella terapia. In cani trattati con 4-MT entro 5 ore dall’intossicazione, la prognosi è eccellente; nei gatti questo risultato si ottiene con un intervento effettuato entro 3 ore. Se l’intervento è stato tardivo, ovviamente, la prognosi sarà riservata, se non infausta.


Bibliografia

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  4. Dial SM, Thrall MA, Hamar DW. Comparison of ethanol and 4-methylpyrazole as treatments for ethylene glycol intoxication in cats. American Journal of Veterinary Research. 1994, 55:1771-1782.
  5. Il manuale Merck veterinario. Giraldi editore. Ottava edizione.
  6. Veterinary toxicology, basic and principles; edited by Ramesh C. Gupta
  7. Goicoa A, Barreiro A, Peña ML, Espino L, Pérez-López M. Atypical presentation of long-term ethylene glycol poisoning in a German shepherd dog. Veterinary and Human Toxicology. 2003 Aug;45(4):207-9.
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